ANCHE LA PIETRA SACRA DELLA GIADA UNISCE LA CINA ALLE AMERICHE

Continuando nella ricerca degli indizi comuni fra le due sponde dello sconfinato Pacifico c’è un altro elemento che unisce quelle popolazioni lontane, ma vicine attraverso scambi sviluppatisi fin da tempi molto antichi. Un elemento connesso in particolare alle credenze e ai costumi mortuari. E’ la giada. Pietra sacra, che dona in qualche modo l’immortalità e preserva dalla decomposizione dei corpi. Particolarmente impiegata nelle usanze funebri sia nei paesi asiatici ed in particolare in Cina sia nelle terre Maya, in Messico e in Perù. Come è dimostrato in questa serie di foto con i vestiti di giada in alto intessuti a volte di fili d’oro per i cadaveri degli imperatori cinesi e sotto con le maschere, le sculture e gli oggetti rinvenuti nelle tombe dei paesi latinoamericani. A completare il tutto ritorniamo sulla figura del drago serpente con tre dischi, uno di provenienza mesoamericana e gli altri due in giada rinvenuti in Cina. Le “coincidenze” si moltiplicano, mentre il dubbio di contatti anche prima di Cristo sconfina sempre di più nella certezza. Senza nulla togliere al primato di chi ha cambiato la storia del mondo: Cristoforo Colombo.

Ruggero Marino firma

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drago Azteco   Bi with two dragons and grain pattern   dinastis

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