LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI: UN PATTO FRA LORENZO E INNOCENZO VIII

Il saggio di Enrico Guidoni, La Primavera di Botticelli: l’armonia tra le città nell'Italia di Lorenzo il Magnifico (Editore Kappa, 2005) offre una nuova lettura. Né letteratura né filosofia, l'opera di Botticelli va interpretata politicamente: l'idilliaco giardino simboleggia infatti l'Italia, e i nove personaggi mitologici altrettante città italiane.
Secondo Guidoni, il dipinto potrebbe essere la rappresentazione allegorica di un progetto che Lorenzo de' Medici tentò invano di portare a termine: un progetto di coesistenza pacifica tra le maggiori città italiane, legate da accordi segreti (questo il motivo di un'estrema metaforizzazione simbolica dei personaggi), sotto la regia occulta di Firenze e del Pontefice, Innocenzo VIII. Un programma utopistico favorito anche da matrimoni incrociati: tra Maddalena, figlia di Lorenzo, e Franceschetto Cybo, nipote (ma in realtà figlio) del Papa. E tra Piero, altro figlio del Magnifico, e Alfonsina Orsini, della famiglia legatissima al Pontefice.

Primavera di Botticelli

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