PERCHÈ L’ABORTO SÌ E LA DOLCE MORTE NO?
Non capisco. È consentito l’aborto, che è l’ assassinio di una vita sana con una vita davanti. Senza dover chiedere nemmeno il parere della creatura votata al sacrificio, in una condanna spesso dettata all’egoismo. Non è consentita invece non dico l’eutanasia, ma la dolce morte, quando la vita non è più vita, ma si trasforma, in tortura senza la minima speranza di miglioramento. Nemmeno quando ad invocarla è la persona inchiodata dalla sofferenza. Evidentemente c’è una concezione distorta della “pietas” e dei diritti della persona umana alla quale la vita appartiene.