IN PIENA SOCIETÀ DEGLI IPERNARCISI
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Viviamo in una società di ipernarcisi, di ego smisurati, che sfociano nell’ offesa, nell’ arroganza, spesso nella maleducazione, a volte nella prevaricazione. Esseri umani che quando si guardano allo specchio si innamorano di se stessi, si compiacciono della loro infallibilità quasi divina con spocchia sovrumana. Fino all’ idolatria di se stessi. Purtroppo vi appartengono personalità di indubbia cultura e spesso di indubbio talento e capacità. Con una particolare diffusione fra i giornalisti ed oggi fra i virologi (non faccio nomi perché non li seguo). Aveva cominciato Berlusconi con il “ghe pensi mi”. Ne è seguito un diluvio. Come definire altrimenti i Travaglio (l’autosorriso), gli Scanzi (l’autovaccinato), i Cruciani e i Parenzo (una coppia da gogna), le Gruber (l’autocompiaciuta), le Lucarelli (la volpina spiritosa), le Boldrini (sua altezza dei migranti), le Cirinnà (l’ erinni), le Murgia (penna e fiuto) o, purtroppo, anche quel rabbioso caprigno di Sgarbi (quanto meno eccelso per altri versi) ? E ancora i Vauro (vignettista impareggiabile tanto da aver fatto di se stesso una barzelletta), i Renzi (due?), i Morelli (lo spiegologo onnisciente), i Corona (sono due, agli opposti), le Argento (la violata a sua insaputa) , i Palomara (professione ingiustizia) , i De Magistris e gli Ingroia (i magistrati all’ arrembaggio), gli Strada, (commendevole per altri versi) , i Grillo e molti grillini (qua per la verità l’ incompetenza la fa da sovrana) … e via così in un virus sempre più contagioso, certo non letale, ma altrettanto pericoloso per una deriva dei costumi già alla frutta. E’ l’ Italia del guardate quanto sono bello, quanto sono bravo, quanto sono intelligente, come vi insegno io … a differenza di voi che sgobbate per due briciole. Andazzo in sintonia col mondo alla rovescia.
P.S. Facciamo un gioco aggiungete gli altri, il mio è solo un elenco di invito.

Eco e Narciso

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