ORMAI GLI ANTIFASCISTI SONO I VERI SEGUACI DEL NAZISMO
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Il corteo di Macerata ha offerto la cartina di tornasole (come se ce ne fosse ancora bisogno) dello spessore culturale e morale (sì soprattutto morale) dei cosiddetti antifascisti ed antirazzisti. Hanno inneggiato alle foibe, hanno ignorato la macelleria di una giovane ragazza. Le damigelle che sfilavano hanno innalzato cartelli volgari e vergognosi. Appellandosi alla “fica”. L’unica cosa forse con cui sono in grado di ragionare. E passi per quelle assatanate, che non avendo nulla da fare, vanno in corteo. Ma che a questo livello così basso si uniformassero Gino Strada e sua figlia lascia stupefatti. Nessuno mette in dubbio i meriti di “Emergency”. Strada dice di essere contro le guerre. E chi non lo è, a parte i dementi? Ma su come la “dinastia” gestisce quella che è diventata una multinazionale ci sarebbe da ridire: un monopolio familiare. Se Gino non va in Tv, in sua vece ci vanno solo la moglie o la figlia. Quella Cecilia che con il padre si offre ai flash davanti ad uno striscione con scritto: “Non scopare con i fascisti. Non fateli riprodurre.” Se si aggiunge il fatto che si inneggia ai morti di destra, se si aggiungono “i topi carogne tornate nelle fogne” siamo di fronte non solo al più radicale fascismo, ma addirittura al nazismo. Si rispolverano concetti da “limpieza de sangre”, da pulizia etnica, da razza ariana. E’ evidente che il fascismo italiano si è riciclato nell’antifascismo. Ed è dall’estrema sinistra che in questo senso (visto che sono capaci di sfilare contro se stessi) viene il pericolo maggiore. Perché la maggioranza degli italiani, quelli che ragionano non solo con il basso ventre e con l’odio, al fascismo non ci pensano proprio. Vorrebbero solo una classe dirigente all’altezza. Che purtroppo non si vede a destra, tantomeno a sinistra.

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