Ho amici che stimo e ai quali voglio bene, che spesso non condividono le mie idee. Sono persone intelligenti, persone che pensano con la loro testa e sono di sinistra. Probabilmente ai loro occhi io sono un inguaribile reazionario, anche se così non è. Ma è la cronaca di tutti i giorni ad offrire motivi di reiterata indignazione per un motivo o per l’altro. Prendiamo il matrimonio gay fra Rosa Maria e Lorella, due aggraziate donne con la divisa della marina. L’hanno indossata anche per le loro nozze. E questo non ci scandalizza, molto meglio delle mascherate grottesche alle quali siamo abituati in simili circostanze. Quello che lascia pensare è il picchetto d’onore con le sciabole incrociate, che le ha accolte dopo la cerimonia. Si può sorvolare anche su questo, benché la marina sia prima di tutto un corpo militare con una disciplina che richiederebbe maggiore rigore? Ma quello che proprio suona agghiacciante è l’augurio della ministra della difesa tale Elisabetta Trenta (senza lode) appartenente alla serie infinita delle gaffes grilline. La ministressa (forse stressata) ha scritto: “Volevo rivolgere i miei più sinceri auguri a Lorella e Rosy – (si rivolge a Lorella e Rosy come se fossero sue parenti) ho saputo che i vostri amici vi chiamano così – i nostri due marinai che il 31 marzo hanno celebrato la loro unione. Sono stata davvero felice di vedere le immagini del vostro giorno più bello, con le famiglie riunite e tanta gioia nei vostri sguardi. Lorella e Rosy sono l’esempio di una importante evoluzione culturale, nelle Forze Armate e nel nostro Paese. Auguri ragazze!”. FELICE! L’ESEMPIO! “Una rivoluzione CULTURALE!”? Mi pare di vivere ai confini del surreale. Sembrerebbe di sentire le parole-viral di Laura Boldrini: “La globalizzazione porta maggiore opportunità di circolazione anche di persone e non solo per turismo. I migranti sono oggi l‘avanguardia di questa globalizzazione, ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso fra tutti noi.” STILE DI VITA: praticamente un altro ESEMPIO. Io mi domando e dico: “Ma cavoletti di Bruxelles è possibile un reiterato corto circuito fra la favella e il cervello? Ma non si rendono conto delle minchiate che pronunciano? Ma è questo l’apporto tanto auspicato, anche dal sottoscritto, delle quote rosa (per non parlare della Raggi)? Ma perché un cittadino italiano deve sentirsi preso in giro e offeso da chi dovrebbe proteggerlo? Perché? Amici della sinistra datemi un perché. Io non ci riesco. Berlinguer auspicava un paese “normale”. Più andiamo avanti più l’anormale impera.