Leggo solo ora questa notizia. L’ennesima riguardante un missionario sacrificato in Africa. Non sono un gran cristiano nella pratica cerco, per quel che posso, di esserlo negli atti. E mi domando quanti nel mondo si sono inginocchiati per lei uccisa da neri in un paese africano. Con questo non si vuole minimamente giustificare l’ assassinio di un George Floyd ad opera di un poliziotto criminale negli Stati Uniti. Con una piccola differenza, Suor Ives si batteva per donne diseredate, George Floyd qualche peccatuccio pare lo avesse. Ripeto, quanti si sono inginocchiati per lei? La verità è che nemmeno la morte di questi tempi, come scrive Totò, è “una livella”. Quando di un crimine si appropria la politica l’ evento diventa un caso planetario e tutti a farsi belli piegando le ginocchia. Ipocriti! Nomi famosi in testa. Opportunisti! Boldrini genuflessa cosa non si farebbe per un voto in più? Ed è tutto dire visto che per Suor Ines persino quel distratto di papa Bergoglio, che guarda solo a quanto avviene nel Mediterraneo e sempre in difesa dei diseredati (non sempre) di colore, per una volta ha speso una parola. Non sono sicuro che ci sia un cielo. In caso affermativo suor Ines verrà accolta in ginocchio almeno là.
E’ stato trovato lunedì mattina 20 maggio 2019, il corpo orrendamente mutilato di Suor Inés Nieves Sancho, questo il nome della religiosa missionaria in Centrafrica, nel villaggio di Nola, diocesi di Berberati, nella Repubblica Centrafricana- come ha ricordato oggi 22 maggio 2019 Papa Francesco nel corso dell’Udienza generale in piazza San Pietro. “Vorrei ricordare con voi oggi – ha detto il Papa – suor Ines Nieves Sancho, di 77 anni, educatrice da decenni delle ragazze povere, uccisa barbaramente in Centrafrica proprio nel locale dove insegnava a cucire alle ragazze. Una donna in più che dà la vita per Gesù nel servizio ai poveri”.