ROMA – I predoni “Carib” avrebbero invaso i Caraibi del nord nell’800 d.C., centinaia di anni prima, dunque, di quanto si pensasse. Secondo un nuovo studio del Florida Museum of Natural History, ciò aggiungerebbe credibilità a quanto affermato da Cristoforo Colombo, secondo cui quando arrivò nel 1492, i “predoni cannibali” vivevano già sulle isole. Per anni gli archelogi hanno contestato quanto dichiarato da Colombo, ritenevano che non ci fossero prove che la comunità Carib si fosse mai avventurata più a nord della Guadalupa. Gli esperti del Florida Museum of Natural History hanno esaminato i teschi dei primi abitanti dei Caraibi e tra loro hanno scoperto che alcuni appartenevano ai Carib, dimostrando che Colombo aveva ragione.
Altro che mito o leggenda: Cristoforo Colombo avrebbe incontrato davvero i cannibali ai Caraibi. Al suo arrivo, infatti, il temibile popolo dei Caribe (originario del Sud America e noto per i suoi razziatori amanti della carne umana) si era gia' stabilito alle Bahamas, mentre finora si era ipotizzato che si fosse fermato a Guadalupa. A indicarlo e' uno studio condotto su oltre 100 antichi teschi analizzati con un software simile a quelli di riconoscimento facciale per stabilire la relazione genetica tra gli individui. I risultati sono pubblicati sulla rivista Scientific Reports da un gruppo di ricercatori statunitensi coordinati dalla North Carolina State University. I teschi, risalenti al periodo che va dall'800 al 1.542 dopo Cristo, sono stati esaminati valutando parametri precisi come la grandezza dell'orbita oculare e la lunghezza del naso. I numeri ottenuti dall'analisi 3D mostrano tre ondate migratorie. I primi abitanti dei Caraibi, originari dello Yucatan, sarebbero arrivati passando per Cuba e le Antille settentrionali. Il popolo degli Aruachi migrarono dalla Colombia e dal Venezuela verso Porto Rico tra l'800 e il 200 avanti Cristo. I primi abitanti delle Bahamas e di Hispaniola, a differenza di quanto ipotizzato finora, non venivano da Cuba ma dal nord-ovest dell'Amazzonia: erano i Caribe, che intorno all'800 d.C. si sarebbero spostati verso nord arrivando fino alle Bahamas, dove si stabilirono ben prima dell'arrivo di Colombo.
ANSA
Qualche verità viene faticosamente a galla. In un tempo in cui la schiavitù era la norma, in cui non esistevano leggi in proposito, in cui persino i cardinali della Chiesa avevano più “famigli” che schiavi, comunque provenienti dalla tratta della schiavitù, Cristoforo Colombo mandò come schiavi in Spagna solo i cannibali, che lo affrontavano sempre con ostilità e che catturavano i miti tainos per farne dei capponi castrandoli, per poi nutrirsene. Una pratica “immonda” per la Cristianità, che portava molti, in seguito ai nostri per fortuna differenti costumi, a ritenerli privi di anima, equiparandoli a bestie o animali. Di qui in parte certe forme di crudeltà inaudite.