Poiché la storia della scoperta dell'America è una storia esclusivamente occidentale non si parla mai dei neri, se non in funzione della tratta degli schiavi. Eppure nel XIV secolo esisteva il grande impero del Mali, con caratteri quasi rinascimentali, il cui re Mansa Musa viene ancora oggi considerato l'uomo più ricco dell'intera storia umana.

Mentre leggende e tradizioni orali, dai riscontri storici molto precisi, raccontano di un viaggio aldilà dell'oceano nel tempo di Abubanakari (se ne parla nel mio libro “Cristoforo Colombo l'ultimo dei Templari”). Da dove provenivano l'oro e tutta la ricchezza? Come mai hanno nelle mani un mondo già completamente sferico? A Timbuctu esiste una biblioteca mai completamente studiata. Cairo e Alessandria erano a loro volta centri di cultura con biblioteche ricchissime. Piri Reis e testimonianze del tempo affermano che Colombo aveva una carta o un libro con il Nuovo Mondo (Antilia) che risaliva alla biblioteca di Alessandria. Rimane il mistero in America Latina di scultura dal volto camuso. Di fisionomie che parlano di negritudine. Si parla tanto dei Vichinghi, di carte che precedono lo sbarco di Colombo, non si parla mai dell'Africa. Ma su un punto non si può non essere d'accordo. Prescoperto? Molte di più di quanto si possa pensare. Influenti. L'unica che ha avuto una ricaduta sulla storia dell'umanità resta quella di un personaggio e di un genio, a torto infamato, come Cristoforo Colombo.