COMMENTI SU "L'UOMO CHE SUPERÒ I CONFINI DEL MONDO"
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Pubblichiamo un giudizio che accompagna l’ultimo libro su Colombo su Internet e che segue ad un altro encomiastico. Per dimostrare che si accetta tutto, anche le critiche sgrammaticate (conseguenziale) e livorose come questa di tale Natale Lanza, che sembra voler distruggere per partito preso una ricerca che dura da 28 anni. Al punto da fare sorgere il dubbio che abbia letto un altro libro o che voglia fare un piacere o sia teleguidato da qualcuno della cricca colombiana. Con un’ulteriore perplessità: che tutti i giudici di prestigio, i quali hanno omaggiato la pubblicazione di un premio cultura del mare e scegliendolo anche come finalista al premio Acqui storia e a quello dell’Avventura siano dei perfetti sprovveduti. Evidentemente l’unico a capire qualcosa è tale Natale Lanza, che sbava su Internet.

natale lanza: 09/08/2017 18:19:45
Opinione diametralmente opposta a quella di chi mi ha preceduto. Dati di fatto storici che comprovino le tesi sostenute non ne esistono, e questo non è colpa dell'autore. La sua colpa, invece, sta nel trasformare le ipotesi in illazioni; le analisi in voli pindarici; le possibilità storiche in dogmi arbitrari. Il linguaggio è retorico, ieratico, contorto, assurdo, noioso. La logica conseguenziale è una perfetta sconosciuta. Le note, abbondantissime oltre ogni limite accettabile, rendono ancora più difficile la lettura perché obbligano a a un continuo avanti ed indietro. Uno dei peggiori libri che abbia mai letto.

Tullio Pascoli: 27/09/2010 19:41:06
L'appello del bravo Marino, rinnova la decennale lotta solitaria per ristabilire verità perse. Il grande impegno votato al riscatto dell’eminente eroe del nostro passato premia il coraggio dei lunghi anni di meticolose indagini, minuziose ricerche e logoranti riletture di antichi documenti che Marino ha spulciato, indifferente a quanto sostenuto per 5 secoli. Sfida falsità, ingiuste accuse, equivoche sentenze ed ingloriose condanne; non si scoraggia e nella solitaria battaglia personale, continua le scrupolose visitazioni di luoghi, musei, biblioteche ed archivi rimasti seppelliti nella secolare omertà, con l’unica finalità di liberare il grande navigatore dall’indegno discredito prodotto dai nemici. Svela come per troppo tempo il vero Colombo sia stato ignorato; i meriti usurpati e carpiti da avversari che, nella trama ordita lo privano dei diritti sulle terre scoperte. Sfruttano conoscenze e raggirato ne decretavano la disgrazia. Il probo idealista anticipa la modernità: portava il verbo cristiano lontano in pace con altre confessioni. Esautorato dalle cariche, assediato dalla coltre di menzogne, vede i famigerati “conquistadores” usurpare Gesù: la croce in una mano, la spada insanguinata nell’altra. Seminano morte, distruggono culture d’inestimabile valore; si salvano poche briciole, mentre rimane il ricordo della caterva di delitti impuniti. Tacciato come rozzo marinaio torna in Spagna in catene; il complotto lo cancella dalla storia. Qui resuscita nella ciclopica dimensione umana; splende l’artefice della svolta impressa alla storia. Riaffiora l’immagine del cartografo, accolto dalle corti europee e sostenuto dal papa Innocenzo VIII, suo presumibile padre. Seguito da traditori, cade nella trappola: da eroe diventa vigliacco. Ingannato dai “cattolicissimi” Fernando e Isabella di Spagna, in combutta col papa spagnolo Alessandro VI, Borgia, che evoca i più macabri intrighi della storia ecclesiastica. questa è solo parte dell’opera da leggere e da godere. Riconosciamo a Marino il merito di tanta ostinazione!

copertina libro Ruggero Marino L'uomo che superò i confini del mondo

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