Il documento Assereto è uno dei rarissimi documenti che fanno riferimento a Genova come possibile patria di Colombo. Il documento è controverso, molti, in particolare gli spagnoli, lo ritengono un falso. Colombo difatti oltre che a Ferdinando ed Isabella si rivolge al loro figlio don Juan, il quale era morto da tempo. "Civis" non significa necessariamente nato a (Genova) ma semplicemente cittadino. Si deve tenere presente che i possedimenti della Superba a quel tempo si estendevano anche oltre l'Italia ed in particolare nell'arcipelago greco. Molti sono gli indizi che Colombo conosceva la lingua greca.
Il documento Assereto.
Nel 1904 il Colonnello Ugo Assereto mentre ricercava all'Archivio di Stato di Genova, fra gli atti notarili dell'epoca, quelli relativi al notaio e ammiraglio Biagio Assereto che il 4 Agosto 1435 aveva vinto la battaglia navale di Ponza, scoprì fra gli Atti del notaio Girolamo Ventimiglia, relativi agli anni 1474-1504, un atto rogato in Genova il 25 agosto 1479 nel quale "Cristoforus Columbus civis Janue" compariva come teste in una controversia economica che vedeva opposti davanti all'Ufficio di Mercanzia da una parte Lodisio Centurione e dall'altra i fratelli Paolo e Cassano di Negro. Il testo scritto in latino cita "Interrogatus si est de proximo recessurus, repondit: sic, die castino de mane pro Ulisbona. Interrogatus quottannis est respondit quod est etatis annorum viginti septem vel circa". (Interrogato se deve partire presto, risponde: si, domani mattina per Lisbona. Interrogato quanti anni ha, risponde che egli è dell'età di 27 anni circa).
Il documento non si trova nella Raccolta Colombiana essendo stato scoperto dopo il 1892, e si trova nell'Archivio Notarile di Stato di Genova.