IL GLOBO PIÙ ANTICO ESISTENTE È DI MARTIN BEHAIM
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Losmografo tedesco (Norimberga 1459 - Lisbona 1506) godette ai suoi tempi una fama assai superiore ai propri meriti per aver costruito un globo secondo le conoscenze geografiche anteriori ai viaggi di Colombo. Tale globo, da lui chiamato "Erdapfel", e terminato nel 1492, l'anno della scoperta dell'America, è comunque uno dei primi globi terrestri moderni, ed è attualmente il più antico globo terrestre esistente.
Behaim apparteneva alla classe dei commercianti di una fiorente città nel sud della Germania, Norimberga. Alcuni sostengono che fosse di origine nobile. Ha sfruttato le opportunità offertegli dal suo ceto sociale per viaggiare, sebbene, secondo Ravenstein e Stevenson, sia poco probabile che abbia avuto quella rinomanza come esploratore delle coste africane con la quale certi suoi biografi hanno tentato di insignirlo, né sembra che abbia avuto titolo per far parte della cerchia degli uomini più rinomati, famosi nella sua epoca per la loro conoscenza astronomica e nautica. I suoi studi riguardarono soprattutto il problema della misura della latitudine in mare (la difficoltà che si incontrava nella determinazione della altezza massima del sole a mezzogiorno a causa del beccheggio della nave); sembra inoltre avere messo a punto un astrolabio in rame più preciso di quelli allora esistenti in legno. Si attribuisce a Behaim il merito di avere introdotto l'astrolabio nei sistemi di navigazione portoghesi, ma è ormai provato che sistemi per la determinazione delle latitudini a mezzo della misurazione dell'altezza del sole erano già utilizzati da decenni. Anche l'ipotesi che Behaim possa avere introdotto il "metereoscopio", strumento inventato dal Regiomontano, si può respingere come improbabile.
È indubbio che, grazie ai suoi studi di matematica, d'astronomia (diceva di essere stato discepolo del Regiomontano) e di navigazione, ma soprattutto per ragioni commerciali, sia approdato in Portogallo, dove, poco dopo il suo arrivo, probabilmente nell'anno 1484, è stato onorato dal Re Giovanni con un riconoscimento come membro dei matematici [un concilio nautico o matematico]. Era onorato dal re, presumibilmente per i suoi servizi di consigliere per le spedizioni marittime, e per alcuni anni ebbe la sua residenza sull'isola di Fayal nelle isole Azzorre avendo sposato in Portogallo Juana de Macedo, figlia di Jobot de Hurder, donatario delle isole di Fayal e Pico, nell'arcipelago delle Azzorre. Comunque è certo che Behaim giunse in Portogallo e fece più volte visita a Giovanni II nel 1484. Il monarca portoghese lo ricevette con affabilità, servendosi come intermediario di Valentin Fernandez, il traduttore del Milione di Marco Polo.
Durante i suoi primi anni in Portogallo, è stato collegato a una o più spedizioni lungo la costa dell'Africa, in particolare alla spedizione di d'Aveiro del 1484 che, decimata dalle malattie, invertì la rotta nel 1486 senza avere oltrepassato il Congo (18° parallelo).
Il nome di Martin Behaim è legato da un tenue filo alla biografia di Colombo, perché un cronista del XVII secolo, Antonio de Herrera, ha cercato di sostenere un rapporto tra i due. Herrera parla di Behaim nella Description de las Indias occidentales, opera preliminare alle sue Décadas: Cristoforo Colombo, seguendo i consigli di Martin de Bohemia, portoghese, originario dell'isola di Fayal, astrologo famoso e giurista, nonché di altri che ebbero rapporti con lui, diede inizio alla scoperta di quella che oggi si enumera come quarta parte del mondo.
Behaim, in effetti, risiedette in Portogallo alcuni mesi, quando vi si trovava Colombo e quindi ebbero dunque la possibilità di conoscersi. Si tratta tuttavia soltanto di una supposizione, anche se creduta senza titubanza da autori seri come Altolaguirre.
Una scritta sul suo globo, presso le isole Azzorre, ci ricorda la data della sua morte: 29 luglio 1506, lo stesso anno della morte di Cristoforo Colombo.

IL COSMOGRAFO TEDESCO IN UN’ILLUSTRAZIONE DELL’EPOCA RITRATTO INSIEME ALLA MOGLIE

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