Nell’Alcazar si racconta di Diego, figlio dell’esploratore e viceré delle Indie
DI LUIGI GRASSIA
10/04/2017
SANTO DOMINGO: Credevamo di sapere tutto su Cristoforo Colombo: ha scoperto l’America e poi ha patito l’ingratitudine della Spagna. Ma visitando l’Alcazar di Santo Domingo, cioè il palazzo da cui gli spagnoli governavano il loro impero oltreoceano, abbiamo scoperto la seconda puntata della storia: Diego Colombo, figlio primogenito di Cristoforo, sposò una Grande di Spagna, cugina del re, ripristinò il prestigio perduto della famiglia (Colombo senior a un certo punto era stato addirittura arrestato) e oltre ad acquisire vari titoli nobiliari conquistò anche quello di viceré delle Indie. Per i cultori della materia saranno cose ovvie, ma noi non ne sapevamo nulla e probabilmente questa vicenda non è molto nota in Italia.
L’Alcazar è un palazzo suggestivo non tanto per la sua bellezza (è un edificio dall’architettura molto rigorosa) quanto per la sua aria antica, genuina, senza rifacimenti: non ha subito un restauro barocco, una rivisitazione settecentesca eccetera. È rimasto come doveva essere cinque secoli fa, quando attorno non aveva l’attuale capitale della Repubblica Dominicana, ma un porto di velieri di legno e un villaggio di capanne, con la foresta tropicale che assediava le case.
Molto suggestivi nell’Alcazar i ritratti che restituiscono vita ai personaggi, messi accanto ai mobili e agli oggetti di uso comune; danno l’idea che queste persone siano ancora lì, o che si siano allontanate appena un attimo fa, e fra poco torneranno. I quadri sono ovunque. Nello studio da cui Diego dirigeva il vicereame, dietro alla scrivania, campeggia la grande tela di Cristoforo Colombo con il figlioletto; e poi, visto che lo “sponsor” è sempre stato importante, e lo era anche 500 e più anni fa, ecco al posto d’onore il ritratto di Isabella, la regina che ha messo a disposizione di Colombo le tre famose caravelle.
COME ARRIVARE: Santo Domingo è una meta lontana ma facile da raggiungere perché la Repubblica Dominicana è molto frequentata dagli italiani e ben collegata con il nostro Paese. Nel caso specifico, noi ci siamo arrivati sbarcando dalla nave da crociera Msc Poesia. Dalla località di La Romana dopo un breve tragitto in autobus si gode di una giornata per visitare con calma il centro storico con l’Alcazar e la Cattedrale di Santa Maria Minore.
Lo stesso si può fare con altre crociere o soggiornando in uno dei numerosi villaggi turistici della Repubblica Dominicana che organizzano frequenti escursioni verso la capitale. È prevista anche una sosta alla tomba di Cristoforo Colombo, che però è controversa: quando il corsaro britannico Francis Drake saccheggiò Santo Domingo, le spoglie di Colombo vennero fatte sparire per evirare profanazioni, e in seguito furono ritrovate, ma in duplice copia: una adesso si trova (appunto) a Santo Domingo, presso il Faro di Colombo (una costruzione moderna) e una in Spagna nella Cattedrale di Siviglia. Che le spoglie siano tutte e due originali sembra piuttosto improbabile. Ma ognuna delle due parti è arcisicura di possedere quelle vere e allega prove storiche inoppugnabili. Alle quali ci inchiniamo.