ORA ANCHE UN REVERENDO SI SCHIERA CONTRO COLOMBO
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Secondo il presidente dell’ Università cattolica di Notre Dame, nello stato dell’ Indiana, il rev. John Jenkins, i 12 murales creati nel 1880 e ospitati nell'edificio principale della scuola, nascondono un "lato oscuro" della storia di Colombo. Mentre avrebbero dovuto "incoraggiare gli immigrati" venuti negli Stati Uniti in un periodo di sentimenti anticattolici. Lo sfruttamento dei nativi americani è "una parte di storia che dobbiamo conoscere", ha scritto Jenkins. Secondo la NBC, i murales sono dipinti direttamente sulle pareti e ora saranno "coperti". L'opera d'arte potrebbe ancora essere "occasionalmente esposta" e la scuola progetta di scattare fotografie dei murales da mostrare altrove con una spiegazione del loro contesto.

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Lo stato dell'Alaska ha ufficialmente ribattezzato il Columbus Day "Indigenous Peoples Day". Il governatore Bill Walker ha firmato un proclama, valido lunedì 12 ottobre, che dichiara che "l'Alaska è costruita sulle terre e comunità dei popoli indigeni di questa regione, senza i quali la costruzione dello stato non sarebbe possibile". Ha aggiunto: "Lo Stato si oppone al razzismo sistematico nei confronti delle popolazioni indigene dell'Alaska o di altri Alaskans di qualsiasi origine e promuove politiche e pratiche che riflettono le esperienze delle popolazioni indigene, garantisce maggiore accesso e opportunità, e onora le radici indigene della nostra nazione, la storia ".

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Siamo stati facili profeti. Le imbecillità in America contro Colombo continuano. Ma il colmo è che fra i protagonisti c’è anche un rappresentante della chiesa cattolica. In quello stato dell’ Indiana lontano mille miglia dagli sbarco del navigatore. Il reverendo John Jenkins, che presiede una università cattolica, a questo punto non si sa a quale titolo vista la sua ignoranza. Passi che non conosca la storia di Colombo, ma avrebbe il dovere di conoscere almeno la storia della Chiesa e l’azione di due papi come Pio IX e Leone XIII, che hanno cercato di fare santo Colombo qualificandolo “nostro. quello che ha fatto lo ha fatto per la Chiesa”. E poiché la mamma degli idioti è sempre incinta anche l’Alaska, ancora più lontana, ha cancellato il Columbus day. Evidentemente per questi zelanti
“revisionisti”, che non hanno studiato nulla, era meglio se in America fossero rimasti gli igloo e le tende degli indiani. Senza per questo negare quello che fu un genocidio, le cui colpe non si possono certo far risalire a Colombo. E Bergoglio tace.

Ruggero Marino firma

aurora borealis northern light        Pope Francis and John I Jenkins        university Notre Dame

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