FRANCO PICCHINI RECITA LA POESIA 'MIO PADRE' DAL LIBRO 'LE STAGIONI DEL TURANO'
Condividi:

06/09/2017

MIO PADRE

Vecchio stanco
dalle mani bianche
trapunte di cera.
Gli ultimi respiri
strappati alla vita
sempre più piano
nell’affanno crescente.
Ancora sulla pelle
la sensazione
di un sorriso
e di un passo malfermo
con il bastone.
L’immagine nel ricordo
di una sedia
in riva al lago
all’ombra avara del salice
gentile e sgraziato:
il cappello da marinaio
il giornale fra le dita.
Era l’addio
del vecchio stanco
dalle mani bianche
trapunte di cera.

Da "Le stagioni del Turano" Premio Laurentum

disegno di Maria Grazia Lapislazio

Clicky