La chiesa di San Cristoforo a Ormelle, in provincia di Treviso, fu edificata probabilmente nel XII secolo dall'Ordine monastico-militare dei Cavalieri del Tempio, con successivi ampliamenti e nuove costruzioni tra il XIV e il XVIII secolo, allorché ai Templari subentrò l'Ordine dei Giovanniti, attualmente noto come Sovrano Ordine Militare di Malta. Anticamente inserita in una ben delineata unità architettonica e amministrativa chiamata Masòn, concepita come luogo di sosta per i pellegrini diretti in Terra Santa, la Chiesa racchiude in sé il fascino equilibrato dell'architettura romanica, essenziale e semplice, a cui il tempo e la storia hanno da un lato sottratto, ma dall'altro concesso e aggiunto, in una successione di fasi più o meno felici, interventi edilizi e testimonianze pittoriche diverse. La denominazione "Tempio" (Templo de Campanea) appare in documenti del 1178 e del 1304, mentre il topònimo "Masòn" (Mansionis Templi) nel 1184, ad indicare questo tipico insediamento religioso posto lungo la via terrestre dei pellegrinaggi verso Gerusalemme.
I Templari si insediarono in questo luogo dove si snodava uno degli antichi percorsi romani: la Via Opitergium-Tridentum (Oderzo-Trento), vicinissima alla Via Postumia che collegava Genova ad Aquileia. Quando l'Ordine dei Templari fu soppresso nel 1312, con false accuse e persecuzioni, a Tempio arrivarono i Cavalieri di Malta, che vi rimasero per circa 400 anni, trasformando il complesso da ospizio per i pellegrini ad azienda agricola. Essa era costituita da un borgo recintato posto al centro di un'estesissima proprietà terriera (dotata di case e mulini) e dall'attuale paese. In questo periodo, la località nota come "Villa del Tempio" forse già dal 1600, cambiò denominazione divenendo "San Giovanni del Tempio di Oderzo".
Di tutto il complesso architettonico templare-giovannita, posto entro il borgo recintato, rimase solamente la chiesa; gli altri edifici documentati tra il XVII e XVIII secolo (il torricino dell'ingresso ovest, il muro di cinta, la casa del parroco, la stalla e l'ingresso principale ad est) furono sistematicamente demoliti poco dopo il 1810.
Non è questa la sola chiesa dedicata San Cristoforo da parte dei Templari. San Cristoforo è il santo gigante che trasporta il Gesù Bambino nuovo, al di là delle acque. Profezia di cui Colombo diventerà la perfetta incarnazione, portando al di là dell’ Atlantico la croce di cristo per un uomo muovo nel Mondo nuovo. Non a caso la prima carta dell’ America a cavallo dell’ istmo centroamericano di Juan de la Cosa, che navigò con Colombo. riporta l’ immagine di San Cristoforo.