Città del Messico, al posto di Cristoforo Colombo la statua di una donna indigena
Città del Messico, al posto di Cristoforo Colombo la statua di una donna indigena
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Città del Messico, al posto di Cristoforo Colombo la statua di una donna indigena

La monumentale statua di Cristoforo Colombo, che per 143 anni ha troneggiato su una rotonda sul Paseo de la Reforma di Città del Messico, sarà sostituita da quella di un personaggio femminile della civilizzazione olmeca, cultura messicana.

Per 143 anni ha troneggiato lungo il Paseo de la Riforma, una delle arterie principali di Città del Messico. Ora, però, la statua dedicata a Cristoforo Colombo verrà spostata per lasciare spazio a un monumento dedicato alle donne indigene. Questa è la decisione definitiva presa dalla sindaca della capitale messicana, Claudia Sheinbaum. La prima cittadina ha così dato ragione ai manifestanti che nel corso degli ultimi anni hanno imbrattato e vandalizzato la statua, tanto da costringere gli addetti a rimuoverla per poterla ripulire.
Ma ora il monumento non tornerà più al suo posto. La Sheinbaum ha garantito che sarà riposizionata al Parque America, nel quartiere Polanco: luogo dignitoso, come lo ha definito lei stessa, ma comunque più defilato rispetto all’attuale via che taglia in diagonale la metropoli. Per chi in questi mesi ha manifestato in piazza, Colombo non è solo un esploratore che ha scoperto un nuovo continente. Si tratta della figura che ha dato il via alla colonizzazione europea (spagnola su tutte) dell’America Latina. Dunque una figura controversa, divisiva e poco rispettosa delle popolazioni indigene e della civilizzazione olmeca.
Un tributo alla rivendicazione
La sindaca ha giustificato la scelta parlando di un tributo alla «rivendicazione delle donne indigene e di ciò che rappresentano nella nostra storia». Un fenomeno, quello della rimozione dei monumenti dedicati a Colombo, che attraversa l’intero continente americano. In Bolivia e in Colombia le statue dell’esploratore sono state abbattute o imbrattate di vernice. Lo stesso sta capitando negli Stati Uniti, con il governo di Washington che rimane in silenzio, consapevole di dover tenere conto delle rivendicazioni di una popolazione di origine centro e sud americana che cresce sempre più in termini numerici e di importanza.
La statua di Città del Messico è stata realizzata dallo scultore francese Charles Cordier e posizionata sul Paseo nel 1877. La decisione della rimozione è stata appoggiata anche dal presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, che ha affermato di stare dalla parte degli indigeni. Lui stesso chiede da tempo che la Spagna e la Chiesa cattolica si scusino ufficialmente con il popolo messicano per gli abusi compiuti durante la colonizzazione e l’opera di evangelizzazione.

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