Questa Italia, è in Europa per caso. Ormai è Terzo mondo. Dal potere legislativo, al potere esecutivo, al potere giudiziario è una deriva senza fine. “La magistratura segue le stesse logiche della politica, a volte addirittura le anticipa”, ha dichiarato il bellimbusto Luca Palamara. Ha guidato la magistratura da quando aveva 39 anni, “il presidente più giovane e più longevo della storia.” “Deus ex machina” di un sistema fatto di spartizione delle nomine dove non contava il merito, ma l’ appartenenza alle correnti. Un sistema fatto di pressioni, di sgambetti, di carriere favorite, di carriere ostacolate. Una giustizia svenduta. In un verminaio parallelo alle connivenze politiche, ai clan degli inciuci con gli alleati al governo. Ora Palamara si confessa, ammette, ma non pare pentirsi, vergognarsi. Avverte che sono molti quelli che lo affiancavano, che “partecipavano” alla riunioni da “ndrangheta”, dove nuotava nel suo ambiente, visto che veniva da Reggio Calabria. In sostanza cosa confessa Palamara? Parole sufficienti a qualificarlo un mascalzone (basterebbe sentire il linguaggio volgare e minaccioso delle sue telefonate), ma aggiunge che molti sono i mascalzoni ancora in sella. Sia nella magistratura che in politica. Quasi a giustificarsi con un “mal comune mezzo gaudio”. Un cancro per il quale Mattarella non trova parole più pilatesche di “grave sconcerto” e “modestia morale”. Ne consegue uno sberleffo alla costituzione. Perché quella giustizia che in Italia dovrebbe essere “uguale per tutti” è elastica, fluttuante, maleodorante, violata per diventare uguale solo per gli amici e gli amici degli amici. Siamo alla versione in toga dei “compagni di merenda”. In un’egemonia ventennale esercitata, sono parole sue, dalla “sinistra giudiziaria”. Ne hanno fatto le spese anche Berlusconi e Salvini. Ricordate lo slogan “giustizia ad orologeria?”. Sembrava l’ alibi di un gaglioffo. Per concludere che le inchieste su chi non è di sinistra fanno sempre più strada di quelle che coinvolgono (si capisce anche perché più rare e meno strombazzate) la sinistra. Ma gli incorrotti, i puri, quelli dall’ etica angelicata e superiore non erano sempre e solo a sinistra?