IL MINISTRO RICORDA GLI OLANDESI CHE HANNO DISTRUTTO LA BARCACCIA?
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Non si dimetterà il ministro delle Finanze olandese e presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, eurosocialista e sostenitore delle misure di austerità gradite alla Germania. Contestato da alcuni eurodeputati mediterranei per le sue critiche ai Paesi membri del Sud con difficoltà di bilancio, si è giustificato: «Non ho intenzione di dimettermi. Sono spiacente che qualcuno si sia offeso per la mia osservazione. Era severa, viene da una cultura olandese severa e calvinista» ed è stata detta «in modo diretto, all’olandese». Dijsselbloem in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine televisiva ha spiegato che «la frase sull’alcol e le donne si riferiva a me stesso. Ho detto che non posso aspettarmi che, se spendo il mio denaro nel modo sbagliato, posso poi chiedere un sostegno finanziario». Il fatto di dover rispettare gli impegni per poter ottenere aiuto, ha aggiunto «non si applica al Sud ma a tutti i paesi» e l’accostamento con i soli paesi del Sud della sua frase è stato «molto infelice».
La frase per la quale Dijsselbloem era stato criticato era apparsa sul quotidiano tedesco Faz: «Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti — aveva detto Dijsselbloem —. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto».

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Grottesco che la lezione ci venga da un olandese. Ricorda il ministro quello che sono stati capaci di fare i suoi concittadini venuti a Roma per una partita, quando ubriachi fradici hanno messo a ferro e fuoco il centro di Roma? E lordato e danneggiato un capolavoro del Bernini come la Barcaccia di Piazza di Spagna? Non siamo teneri con i nostri connazionali, che hanno anche molte colpe da farsi perdonare dall’Europa. Ma che gli eredi dei nazisti mettano il cappio al collo della Grecia, che ha dato al mondo la filosofia e la democrazia, o dell’Italia che è il tesoro più celebrato dell’arte e del bello questo sì ci sembra un crimine molto più grave di qualche sgarro in economia. Perché se questi sono i paladini e i leader dell’Europa ho il terrore che possa avere ragione Salvini. Quanto allo spendere i soldi a donne forse il ministro ha qualche problemino.

Ruggero Marino firma

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