Cristoforo Colombo anno 1891 Periodico mensile dell'Associazione per festeggiamenti religiosi del IV centenario dalla scoperta dell'America
Cristoforo Colombo anno 1891 Periodico mensile dell'Associazione per festeggiamenti religiosi del IV centenario dalla scoperta dell'America
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Cristoforo Colombo è un personaggio che ha attraversato i libri di storia di ogni singolo studente in tutto il mondo e allo stesso modo ha attraversato l’immaginario collettivo forse più di chiunque altro. Attraverso i secoli, le gesta delle sue imprese hanno solleticato la fantasia di mille scrittori, studiosi e pseudo scrittori, che lo hanno descritto in mille modi, dando diverse versioni a cominciare dal luogo dove si pensa sia nato.

La storiografia ufficiale lo vuole genovese, con delle radici nel piacentino, gli spagnoli, invece, lo credono spagnolo col nome di Colòn, i portoghesi pensano che sia nato in Portogallo, altri dicono che era francese, inglese e non per ultimo, ma questo lo vedremo tra poco, di origini greche.
A cosa è dovuto tutto questo mistero? La discussione sarebbe davvero lunga e ci vorrebbero dei giorni e non solo degli articoli per spiegarlo. Una scusa plausibile è, però, il tentativo di sminuire, non solo il personaggio, ma anche la sua impresa, avvenuta durante i secoli per impedirgli di poter ricevere i giusti onori e la giusta ricompensa per tanto coraggio e ardimento. La stessa storiella che scoprì l’America per errore convinto di andare nelle Indie lascia il tempo che trova e basterebbe leggere qualche libro che approfondisce un po’ di più la sua figura per rendersene conto. Non terrò in considerazione ciò che è emerso in questi ultimi anni pervasi dalla cosiddetta “cancel culture”, perché lo ritengo un modo errato e sconsiderato di leggere la storia.
Cosa unisce il personaggio Colombo alla terra di Lunigiana, che è il sottofondo naturale di questa rubrica? Che ci crediate o no, esiste un sottile filo che passa proprio da qui ed è possibile afferrarne un capo a Massa, più precisamente tra i mattoni che costituiscono la fortezza Cybo- Malaspina che sorge su un colle dal quale si domina la costa dal promontorio del Corvo fino a Livorno. Intorno al X secolo la famiglia degli Obertenghi entra in possesso del territorio massese e decide di porre lì le basi della fortezza, che, attraverso i secoli, sarà testimone di vari scontri di potere tra Lucca, Pisa e Genova e osserverà il passaggio di alcune tra le più eminenti figure storiche d’Italia come Uguccione della Faggiola, Castruccio Castracani e la famiglia Malaspina di Fosdinovo nel volto di Spinetta detto il grande e del figlio Antonio Alberico poi. Quest’ultimo divenne il primo signore di Massa, con il benestare di Firenze, e cominciò ad allargare i confini del suo regno per poter controllare i possedimenti costieri. Ebbe un figlio, Jacopo, che proseguì la sua politica espansionistica e che, dalla terza moglie Taddea Pico ebbe Antonio Alberico II, suo successore. Quest’ultimo ebbe cinque figlie e non avendo eredi maschi ottenne dal re Carlo V che la figlia Ricciarda diventasse marchesa, cosa che accadde nel 1519. La famiglia Malaspina dunque si estinse. La casata di Ricciarda Malaspina si unì con quella del genovese Lorenzo Cybo, conte di Ferentillo, dando così origine alla dinastia dei Cybo-Malaspina.
Chi era Lorenzo “Lorenzetto” Cybo? Niente meno che il figlio di Franceschetto Cybo e Maddalena de Medici, sorella del più famoso Lorenzo, ma soprattutto nipote diretto del genovese Giovanni Battista Cybo de Mari, al secolo Papa Innocenzo VIII. Costui era figlio di Aronne, cittadino genovese e Cavaliere di Rodi perché di origini greche e dopo aver speso una vita assai mondana, tanto da avere sette figli di cui solo due riconosciuti (uno dei quali è proprio Franceschetto) abbracciò la carriera clericale entrando nella corte papale grazie anche all’intercessione di un certo Filippo Calandrini, un cardinale originario di Sarzana, che ottenne la porpora proprio grazie al fratello uterino Tommaso Parentucelli, ovvero Papa Niccolò V.
Tornando a Innocenzo VIII, egli salì al soglio pontificio il 29 agosto 1484: il primo papa con cui fu usata la formula “Habemus papam” per dare l’annuncio dell’elezione. Il suo pontificato non fu tra i più eccelsi e terminò alla sua morte, avvenuta il 25 luglio 1492. L’elemento che lo collega alla scoperta dell’America sta proprio nella sua tomba, l’unica che si trova nella Basilica di San Pietro e non nelle Grotte Vaticane dove stanno tutti gli altri papi. Sulla tomba di Innocenzo VIII ci sono due diverse lapidi: la prima riporta alcuni errori relativi alla durata del suo pontificato e all’anno della sua morte, indicato nel 1497. La seconda, fatta posare nel 1621 dal pronipote Alberico Cybo in occasione della traslazione del monumento funebre, forse proprio per correggere gli errori della prima, in realtà riporta un’altra svista perché sostiene che sotto il pontificato di Innocenzo VIII ci fu “la gloria della scoperta del nuovo mondo”: informazione non vera visto che colombo partì il 3 agosto 1492, cioè una decina di giorni dopo la morte di Papa Innocenzo. E siste una teoria, sostenuta dallo scrittore e giornalista Ruggero Marino, secondo la quale fu proprio Innocenzo VIII a finanziare il viaggio di Colombo in virtù del fatto che quest’ultimo era un suo figlio illegittimo avuto da una nobildonna napoletana prima di prendere l’abito talare. Se si osservano da vicino il monumento funebre di papa Innocenzo VIII, che lo ritrae con la lancia di Longino e l’unico ritratto ritenuto attendibile del navigatore genovese, eseguito dal Ghirlandaio, si nota in effetti una certa somiglianza. Si tratta di una tesi ardita certo e forse ben oltre il limite dell’accettabilità, alla quale ognuno è libero di credere o meno. Ma volendo restare sul piano di questa ipotesi, ne risulterebbe che Colombo sarebbe stato il fratellastro di Franceschetto Cybo, padre di Lorenzo che, sposando Ricciarda Malaspina, ha dato origine alla dinastia dei Cybo Malaspina, signori della Lunigiana e di Massa Carrara. Ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un romanzo e se a questo aggiungiamo la figura di Alessandro Malaspina, navigatore ed esploratore al servizio del re di Spagna alla fine del XVIII secolo, a riprova che il mare, i Cybo Malaspina, ce l’avevano davvero nel sangue, secondo me ci scapperebbe anche un film, ma questa è un’altra storia.

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Ruggero Marino firma

Di 33 anni di ricerca con documentazioni varie sulla "vera" vita di Colombo emerge e me ne rendo conto il fatto che Colombo potrebbe essere un figlio illegittimo di Innocenzo VIII. Io ho aggiunto anche nipote. Quasi sicuramente consanguineo. Ma tutto il resto, che quasi sempre non si cita, è decisamente più rilevante della nascita di Colombo, poiché denuncerebbe la più grande impostura dall'inizio della cosiddetta era moderna.

 

Cristoforo Colombo anno 1891 Periodico mensile dell Associazione per festeggiamenti religiosi del IV centenario dalla scoperta dell America

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