DA ORIENTE A OCCIDENTE ANCHE LE SCULTURE PARLANO UN LINGUAGGIO COMUNE
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Ci sono singolari similitudini iconografiche, che uniscono continenti molto lontani fra loro. Abbiamo già visto il “filo rosso” che si dipana dall’Europa verso l’Asia e da lì alle Americhe nell’immagine terrifica del serpente-drago. Oggi proponiamo una serie di sculture, che sembrerebbero avere una matrice comune, a cominciare da un’immagine dell’Honduras, seguita da un manufatto maya e uno del Guatemala. Per poi trasferirci, traversando il Pacifico, in Cina e a Bali e infine in Giappone con un antico e nobile samurai nel suo abbigliamento guerriero. Nella fila sottostante ancora sculture, questa volta della misteriosa civiltà precolombiana degli Olmechi nel Messico centrale con i loro grandi visi contrassegnati addirittura da tratti negroidi. Ai quali fanno da eco quelli più stilizzati e dai connotati decisamente orientali di una statuetta sempre olmeca e di una del Guatemala, per finire con due visi sorridenti, alla stregua di Monne Lisa dagli occhi a mandorla, che fanno parte dello spettacolare parco archeologico di Angkor, in Cambogia. Ancora una volta solo e sempre semplici suggestioni?

Ruggero Marino firma

Per approfondire: antiche sculture della Cambogia

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