Con il Trattato Lateranense del 1929 l'Italia riconosceva alla SantaSede la piena proprietà del Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo con le adiacentivilla del Moro e villa Cybo e si obbligava a cederle "la villa Barberini in Castel Gandolfo con tutte le dotazioni, attinenze e dipendenze" (art. 14.del Trattato). Pio XI volle poi completare la residenza con l'acquisto di alcuni orti verso Albano per impiantarvi una piccola azienda agricola. Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo hanno una superficie di circa ha. 55 (11 in più della Città del Vaticano) di cui ha. 30 tenuti a giardino ed ha. 25 destinati all'attività agricola, gestita con criteri estetici di giardino rustico. Tutta la Residenza gode dei privilegi della extraterritorialità. Gli immobili che vi insidono sono il Palazzo Pontificio (che ospita anche la Specola Vaticana), il Palazzo Barberini, le abitazioni di servizio di n° 21 dipendenti, la sottostazione elettrica, le officine, gli opifici della fattoria, nonchè le stalle per il bestiame. Sono pure compresi nelle Ville gli edifici che ospitano la Comunità delle Maestre Pie Filippini con la Scuola materna a Villa Cybo e, all'estremo limite verso Albano, i due Monasteri di clausura delle Suore Clarisse e delle Monache Basiliane. Nell'immobile sulla piazza, adiacente la Chiesa Pontificia "S. Tommaso da Villanova", ha sede la casa parrocchiale, affidata ai Salesiani. La ex Aula delle Udienze a Villa Cybo ed il giardino annesso, dell'estensione di circa ha. 1, sono stati ceduti in commodato gratuito venticinquennale al Movimento dei Focolari. La Direzione ha la responsabilità dell'autoparco delle Ville e dei servizi da esso disimpegnati, nonché dei macchinari agricoli e della loro relativa manutenzione; assicura altresì tutti i servizi attinenti alla permanenza del Santo Padre
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Tracce di papa Giovanni Battista Cybo, Innocenzo VIII, si trovano numerose anche ai castelli romani e in particolare a Castelgandolfo (foto panoramica). Dove esiste villa Cybo (prima foto) con un grande giardino. Mentre molte delle statue appartenute alla famiglia e confluite a Massa sono nei giardini della residenza estiva dei pontefici (ultima foto). Tanti tasselli che si aggiungono all’operato di un pontefice ancora oggi colpito da “damnatio memoriae” e che secondo i biografi non fu un mecenate a differenza di altri papi del suo tempo. Vere e proprie assurdità.