In uno dei castelli romani, sulle scale di una casa privata c’è questa strana lapide. Dove si dice che papa Paolo V Borghese scese “ad infimos” per incontrare un Lorenzo Colombo. Che ci faceva un pontefice in quella modesta casa? E perché ci andò? E chi era Lorenzo Colombo? Sembrerebbero domande volte a soddisfare semplici curiosità. Ma non è così. Papa Paolo V fu il ristrutturatore dell’Archivio segreto vaticano è il papa la cui scritta campeggia lungo tutta la facciata di San Pietro. Ma soprattutto è il pontefice, che era sulla cattedra di Pietro, quando fu aperta la tomba di Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo, il cui corpo, a distanza di oltre un secolo, fu trovato integro e in odore di violetta. Ma soprattutto fu colui che consentì al discendente diretto di Innocenzo, Alberico Cybo Malaspina (notare la Y greca rivelatrice delle origini della famiglia) di apporre un’altra lapide sul mausoleo del Pollaiolo (l’unico traslato dalla vecchia basilica costantiniana alla nuova) in cui è incisa la frase “novi orbis suo aevo inventi gloria”. Cioè “nel tempo del suo pontificato la gloria della scoperta di un Nuovo mondo”. Mentre Innocenzo morì sette giorni prima della partenza da Palos di Cristoforo Colombo. A conferma che il 1492 fu la ripetizione ufficiale di un viaggio già fatto. E successivamente cancellato. Come attesta anche la mappa dell’ammiraglio turco Piri Reis.