Yara è un fuscello in body
e i calzettoni di lana
per la ginnastica ritmica
a Brembate di Sopra.
Balla con i nastri, le clavette
balla coi cerchi e salta.
Una lugubre fine novembre
quando esce la sera
dalla palestra con le amiche
Yara, 13 anni, è un fringuello
che si perde nella notte.
Non tornerà mai alla casa
ingoiata da un orco nel buio.
La cercano per giorni
con il fiuto dei cani:
Yara è svanita nel nulla
col body e i calzettoni di lana.
Finché tre mesi dopo
dieci chilometri distante,
fra le sterpaglie di un campo
un aeromodellista
ritrova un corpo,
quel che resta di un corpo
costellato di ferite, straziato
anche a colpi di spranga
ma nessuna violenza carnale.
Si fanno le prove del dna
strappato al reggiseno
alla ricerca dell’ “ignoto uno”,
un colpevole si trova
ma la certezza non c’è,
avanza persino il sospetto
di vendette nel giro della droga.
Mentre Yara già volteggia
nella palestra del cielo.