Si stenta a crederlo. Ora Ignazio Marino, che è convinto di essere Cesare dà lezione persino al papa re sul come si risponde alle domande dei giornalisti. E per di più strumentalizza e interpreta a suo favore le parole giunte dal Vaticano in risposta alle dichiarazioni di Monsignor Paglia, che gli ha dato del “bischero” e dell’”imbucato” (vedere la foto). Mai vista tanta tracotanza, tanta spudoratezza, in un susseguirsi infinito di figure vergognose e meschine. In America un primo cittadino (si fa per dire) come questo lo manderebbero a gambe all’aria in un battibaleno. Ma viviamo nel paese più anormale del mondo. Anche perché è ormai palese che, oltre al resto (come se non bastasse) Marino, l’imbellino ridens, è un mentitore della peggiore risma. Aveva dichiarato con la solita falsa sicumera che il suo ennesimo viaggio in America non sarebbe costato nulla alle tasche dei concittadini. E’ stato dimostrato che non è affatto così. Anzi. Non solo, ma fa finta di non sapere, lui che le frequenta da tempo, che le Università americane sono abituate a pagare fior di migliaia di dollari i loro relatori. E nel dubbio ipocrita, una volta preso con le mani nella marmellata, cerca di rivoltare la frittata, dichiarando che in questo caso devolverà i soldi al fondo per Roma. Quello che si sarebbe dovuto alimentare vistosamente grazie ai magnati americani, che avrebbe dovuto incontrare e di cui non si sa più nulla. Il che fa il paio con la Panda rossa della moglie lasciata in sosta vietata (Dio li fa poi li accoppia), di cui ha pagato le multe solo perché sorpreso in flagrante. Al punto che Matteo Orfini, con il buon viso da sagrestano e responsabile del Pd romano, dopo averlo sempre difeso, parlando addirittura di accanimento nei suoi confronti (ma che altro può fare per salvare la scelta del partito?), dimostra anche lui di non poterne più affermando: “ Cerchi di governare meglio”. Ma si illude pensando che Marino possa cambiare. L’allegro chirurgo è un “gaffeur seriale”. Incapace da autentico medico di guardarsi allo specchio per scoprirvi un caso clinico inguaribile. Mentre ho il timore che, continuando così, rischio di dovere cambiare cognome.