tasse cittadini italiani evasori
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L’articolo 3 della Costituzione italiana recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizione personali e sociali.

Mai articolo fu più menzognero, perché il popolo italiano si spacca in due categorie contrapposte: i fessi (forzosi) ed i furbi. In una frattura atavica fra chi paga le tasse e chi le evade. Basti pensare che il 42% dei 189,31 miliardi generati dall’irpef grava su chi guadagna dai 55 mila euro in su. Mentre l’evasione fiscale raggiunge l’iperbolica cifra di circa 100 miliardi ed oltre e mentre il 75,80 % delle persone dichiara al fisco da zero a 29.000 euro. In un elenco vergognoso di categorie privilegiate e sfruttatrici oltre misura. E’ evidente che in questa situazione ne risente il “welfare” che riguarda tutti. Sono decenni che si parla di lotta all’evasione; basterebbe guardare cosa si fa all’estero per eliminarla, ma non lo si fa. Perché è vero che l’economia italiana si basa sul lavoro. Purtroppo su quello nero, che nessuno osa affrontare perché significherebbe perdere voti. Da paese del diritto a paese dell’ingiustizia.

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