COLOMBO CAVALIERE DELL’ORDINE DEL SANTO SEPOLCRO?
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In base alle nostre ricerche resta dunque assodato (vedi la sequenza araldica in basso in prima pagina) che la famiglia Colombo era una stirpe di nobili cavalieri, che non ha nulla a che vedere con le umili origini dei presunti genitori genovesi, Domenico Colombo e Susanna Fontanarossa. Compresa la falsa casa che, nella Superba, viene spacciata come abitazione del navigatore. Ma di quale ordine cavalleresco potrebbe avere fatto parte Colombo? Sicuramente un ordine erede anche di disegni templari, non a caso sulle sue vele compare una croce a otto punte, rossa in campo bianco, così come molti dei pavesi, che adornavano la sua nave la Santa Maria e le due caravelle, la Nina e la Pinta. Senza contare che in Portogallo il navigatore frequentò i “Cavalieri di Cristo”: erano gli stessi Templari i quali si limitarono a cambiare solo il nome. La croce rossa in campo bianco è anche la croce di Resurrezione presente in tutti i capolavori pittorici di Cristo che sale in cielo. In un periodo in cui era ossessiva l’attesa escatologica, in previsione dell’apocalisse-rivelazione. Come si verificherà con la scoperta dell’America. Ma a questo punto la ricerca si fa più complicata. Innocenzo VIII, Giovanni Battista Cybo, il pontefice “greco-genovese”, che finanziò la spedizione, riuscì a fare quello che altri papi avevano tentato senza riuscirci. Riunire cioè in un ordine unico tutti i vari ordini per un’eventuale ultima crociata con l’oro delle Indie, se non fosse stata possibile la pace con l’Islam. Quindi il cavaliere Colombo con la sua “armada” (così nei documenti viene definita la spedizione) rappresenta il Gran Maestro di un’impresa militare, assimilata anche questa a crociata, che avrebbe portato alla conquista e all’evangelizzazione del Nuovo Mondo. Che la Chiesa non poteva più continuare ad ignorare. Scavalcando la sacralità e il dogma dell’ecumene divisa in tre parti come una Trinità. Il che equivaleva ad un’eresia che solo la stessa Chiesa poteva governare andando contro quanto avevano scritto e codificato i padri della Chiesa.

A quale ordine pertanto apparteneva il cavaliere Colombo? Praticamente a tutti. Ma alcuni indizi fanno propendere per l’ordine del Santo Sepolcro in primis e poi per quelli di Rodi (oggi Malta, eredi dei beni templari) e di San Lazzaro. Ancora una volta ci soccorrono le immagini e gli stemmi. Vediamoli: da sinistra due dei tanti emblemi di Colombo, uno dei Cybo ed uno infine del Santo Sepolcro. Tutti caratterizzati da un elmo con pennacchi. Ma il particolare più importante è rappresentato dalla celata a fessure verticali e dal cimiero, dove un mondo tripartito è sormontato dalla croce. Segni distintivi che si ritrovano identici nello stemma del Santo Sepolcro. Ma non basta: in araldica i blasoni di Gerusalemme, che era la destinazione finale del viaggio colombiano, per la riconquista della città santa in mano agli infedeli e la restituzione alla Cristianità del Santo Sepolcro e quello dell’ordine cavalleresco sono pressoché identici. Un ulteriore indizio ci viene fornito da alcune rappresentazioni delle caravelle, che portano sulle vele il simbolo di Gerusalemme e del Santo Sepolcro (foto della seconda fila). Colombo inoltre scrive che sbarca sul suolo della prima isola, oggi pare San Salvador, con uno stendardo dalla croce verde (San Lazzaro?) con la scritta F Y (vedere le altre due immagini in una delle quali la croce verde non compare). Gli storici interpretano la F per Ferdinando e la Y per Isabella. Ennesima falsità. La spedizione riguardava solo la regina, la Castilla e il Leon (come attesta uno scudo della prima fila). Ferdinando d’Aragona, almeno ufficialmente, fu esautorato per il viaggio del 1492. Salvo rivalersi, infiltrando nell’equipaggio alcuni suoi uomini fidati come i Pinzòn. F e Y sono l’equivalente di Ferens Yesus. Praticamente l’ultima riga del triangolo-criptogramma con il quale Colombo cominciò a firmarsi: Christo Ferens, portatore di Cristo. Infine un altro “anomalo” dipinto dello sbarco in cui Colombo è affiancato da un monaco con la croce. Si tramanda che nel 1492 a bordo non erano presenti uomini di Chiesa. Ma a Todi si conserva il ricordo di frate Bernardino da Monticastri, “padre delle stelle”, che potrebbe avere accompagnato Cristoforo Colombo nel primo viaggio.

Ruggero Marino firma

P.S. Chi potesse darci suggerimenti, interpretazioni, approfondimenti o critiche costruttive è invitato a farlo, purché sia esperto del tema e non solo un perditempo.

stemma Cristoforo Colombo    stemma lettere Colombo    stemma Cybo    stemma Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

croce Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme       croce Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme 2       caravella

Cristoforo Colombo sbarco    Cristoforo Colombo prende possesso della nuova terra dipinto    Cristoforo Colombo sulla nuova terra dipinto

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