Nel 2021 il medievista Paolo Chiesa, dell'Università degli Studi di Milano avanzò l'ipotesi che quando Galvano Fiamma (nell'immagine), nell'ancora inedita Cronica universalis (1340? III, 275 = ms. coll. privata, XIV s., ff. 258v–259v), parla di una terra que dicitur Marcklada a ovest della Groenlandia (a sua volta pressoché ignota nell'Europa continentale, all'epoca), stia menzionando l'America.
L'informazione potrebbe essere basata su contatti del Fiamma con navigatori, da lui conosciuti a Genova, che commerciavano con la Scandinavia. I marinai che frequentano i mari della Danimarca e della Norvegia dicono infatti, secondo la Cronica, che oltre la Norvegia, verso settentrione, si trova l’Islanda. Più oltre c’è un’isola detta Grolandia, dove la Stella Polare resta alle spalle, verso meridione; la governa un vescovo. Lì non c’è né grano né vino né frutti, ma vivono di latte, di carne e di pesce. Abitano in case sotterranee; parlano a bassa voce ed evitano i rumori, per non essere sentiti dagli animali feroci che li sbranerebbero. E ancora oltre, verso occidente, c’è una terra chiamata Marckalada. Gli abitanti del posto sono dei giganti: esistono edifici di pietre così grosse che nessun uomo sarebbe in grado di metterle in posa, se non grandissimi giganti. Lì si trovano alberi verdi, animali e moltissimi uccelli. Però non c’è mai stato nessun marinaio che sia riuscito a sapere con certezza notizie su questa terra e sulle sue caratteristiche. L’aspetto notevole della menzione di Marckalada è che non è associata alla citazione di un testo di un altro autore, diversamente da tutte le altre informazioni messe insieme da Galvano Fiamma. Si dice solo: «I marinai dicono …».
I testi più antichi in cui viene citato il nome “Markland” in riferimento a terre a ovest della Groenlandia sono la Saga dei groenlandesi e la Saga di Erik il Rosso. Ma Galvano Fiamma pare non avesse a disposizione questi testi e non sono note opere scritte in latino e diffuse in Italia ai suoi tempi che li citassero. Per questo Chiesa ha escluso che il frate sapesse di Markalada grazie a un libro.