Cristoforo Colombo dubbi sulla nazione
Cristoforo Colombo dubbi sulla nazione
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lettera II discutibilissimi risultati circa il Dna di Cristoforo Colombo, promessi in tempi brevi, ma sbandierati dopo circa 10 anni dal Professor Lorente sono un capolavoro di approssimazione.

Come si fa a sostenere che il navigatore veniva dall’Occidente dell’area mediterranea? Come si fa a dire che era spagnolo, quando al tempo di Colombo i loro stessi cronisti parlano di uno “straniero”? Così come era italiano per i portoghesi e naturalmente per gli italiani. Rimarrebbe incerto solo il vero luogo (per noi non è Genova città, ma un suo possedimento) della nascita. Nel grande ambaradan di una riuscita messa in scena puramente mediatica un punto può essere preso in considerazione: il fatto che Colombo abbia sangue ebreo. Ma anche qua non siamo ad una novità. Il primo a dirlo fu lo storico Salvador de Madariaga. Il non averlo nominato è un’ulteriore seria omissione. Che conferma il tentativo di utilizzare l’esame delle ossa ai soli scopi pubblicitari e speculativi.
Tre caratteristiche, secondo Madariaga, ma per noi non tutto è condivisibile, sostengono l’ipotesi del Cristoforo Colombo ebreo, di cui parla anche l'ebraista inglese Cecil Roth: il senso profetico, la convinzione di essere stato scelto da Dio per una grande impresa e il suo comportamento.
Per quanto riguarda la prima caratteristica, Colombo riponeva una grande fiducia in due profeti dell'Antico Testamento, Isaia ed Esdra, per confermare il suo progetto. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a dubbi, “né la matematica né le mappe del mondo, solo ciò che disse Isaia si compì”. In quelli riferiti ad Esdra si parla del mito della Creazione. Secondo: la convinzione di essere predestinato a qualcosa di straordinario, caratteristica degli ebrei nel 1492. Nel diario del viaggio rivolto ai Re Cattolici scrive: “Così, dopo aver scacciato gli ebrei da tutti i vostri regni, mi ordinarono di recarmi, con una flotta sufficiente, nelle suddette parti dell'India”. Perché questa menzione esplicita degli ebrei? Perché è sempre contornato anche da ebrei?
Terzo: la scrupolosità nell'assicurarsi una serie di vantaggi, sia in termini di ricchezza che di rango. Un 'do ut des' dovuto al suo proverbiale messianismo.

Cristoforo Colombo dubbi sulla nazione

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