Lo afferma Paolo Forzano basandosi su alcuni scritti dell'epoca, sulla situazione geopolitica e sui rapporti con i papi.
Albissola Marina. “Questo Colombo, appresso di Saona nacque in un luogo ch’è detto Arbizolo, la fama di costui per tutto suona che veder puotè l’uno e l’altro polo; e più d’Ulisse fu saggia persona. E più di Bacco e più del gran figliolo. Di Giove si può che sia stimato che un nuovo mondo fu da lui trovato”. A scrivere queste righe fu Paolo Benedetto Giovio, Vescovo di Nocera morto nel 1552: ed è proprio su questo passaggio chiave che si fonda l’ultima teoria sulla nascita di Cristoforo Colombo, che sarebbe quindi nato ad “Arbizolo”, ossia Albissola.
A lanciare la teoria è Paolo Forzano, presidente del Comitato Casello Albamare, che si è dilettato ad approfondire la questione. Il dibattito sull’origine di Colombo è aperto da tempo, tra l’ipotesi più diffusa che sia nato a Genova e quella “nostrana” che vede invece il celebre navigatore avere i propri natali a Savona. Tra le due arriva ora Albissola a fare da “terzo incomodo”, con tanto di “casa di Colombo” già individuata. L’ipotesi di un Colombo “albissolese” poggia le sue basi su tre diversi elementi: gli scritti di Paolo Giovio, i rapporti tra Colombo e i papi dell’epoca, e infine la situazione politica e geografica dell’epoca. Quest’ultimo punto è il più semplice: Colombo, spiega Forzano, viene spesso definito “genovese” e talvolta “savonese” (fatto che ha dato origine alla teoria appunto di un Colombo nato a Savona). Entrambe le diciture sono compatibili con una eventuale nascita ad Albissola: “I commercianti savonesi ed albissolesi si spacciavano volentieri all’estero come ‘genovesi’ – spiega Forzano – infatti l’essere ‘genovesi’ era un po’ un passaporto. Poi la lingua era praticamente la stessa. Ma esiste anche un problema di territorio: Genova ha sempre esercitato un predominio sulla Liguria, che al tempo non era nota tanto come Liguria quanto come territorio di Genova. Genova e le sue ‘famiglie’ erano sparse sia a Genova che sul territorio che comprendeva anche Savona ed Albissola. Quante famiglie genovesi in Albissola e Savona? Quindi il termine ‘genovese’ poteva anche all’epoca significare ‘savonese'”.
Nel 1547 Monsignor Paolo Giovio di Como, Vescovo di Nocera, in ‘Elogia virorum bellica virtute illustre’ asserisce che Cristoforo Colombo è nato ad Albisola, villaggio vicino a Savona. E nel 1550 Giulio Giovio nel poema ‘Storia del Mondo’ scrive: ‘Questo Colombo appresso di Savona, nacque in un loco che è detto Arbizola”. E poi il passaggio chiave, il racconto nel 1552 di un Colombo navigatore e scopritore di un nuovo mondo che nacque “appresso a Saona in un luogo ch’è detto Arbizolo”. A sostegno di questa tesi infine un terzo punto, ossia il rapporto coi papi dell’epoca. “Ruggero Marino avrebbe trovato le prove di uno stretto rapporto tra Colombo ed Innocenzo VIII, un Papa genovese come lui, già Vescovo di Savona (dal 1466) nel periodo in cui Colombo visse lì, e morto solo 7 giorni prima della sua partenza da Palos per quelle che allora vennero chiamate ‘le Indie’. Genovese come lui? Ma è indubbia la conoscenza con Papa Giulio II, ovvero Giuliano della Rovere nato ad Albisola nel 1443, noto come ‘il Papa guerriero’ o ‘il Papa terribile’, uno dei più celebri pontefici del Rinascimento. Inoltre nel 1477 Papa Sisto IV (nato a Pecorile nel 1414) nomina Cardinali i nipoti Cristoforo della Rovere e Girolamo Basso nati ad Albisola(quest’ultimo, già Canonico della Cattedrale di Savona, è Vescovo di Recanati e Albenga; e proprio Girolamo Basso, coetaneo di Colombo, scrive una lettera nella quale accenna a Cristoforo Colombo, ‘suo conterraneo’“. E come ogni città natale che si rispetti, sarebbe già stata individuata anche la casa del celebre navigatore: “Mio padre Dino Forzano diceva che una certa casa di Albissola Marina (nella foto) era la casa di Colombo, e la fotografò. Stava in una zona di Albissola a picco sul mare, ma raggiungibile rapidamente, con una vista eccellente sul golfo. Inoltre era assolutamente protetta dai ‘savonesi’ lato terra perché le strade passavano altrove e distante. Certo non è una prova ricordare quanto diceva mio padre – ammette Forzano – Di case di Colombo è pieno il mondo, anche perché Colombo era un cognome molto comune, un po’ come il Rossi di oggi”.