Ormai sembra un’epidemia. Gli sfregi alle statue di Colombo continuano senza freni. Perché nulla è più facile che vivere di slogan alla faccia della verità e stuprando la storia ai fini delle proprie ideologie. Così anche a Boston il monumento a Cristoforo Colombo, situato nella parte nord della città, è stata lordato da anonimi che si firmano "black lives matter!". Lo slogan è nato in risposta al un numero di morti afro-americani uccisi negli ultimi due anni, in gran parte uccisi dalle mani delle forze dell'ordine. La causa potrebbe essere giusta, ma cosa c’entra il martoriato Colombo in tutto questo è l’ennesimo mistero che circonda la figura del navigatore. A questo punto l’incidente fa sorgere una domanda: "Perché?". Un frequentatore del parco dov'è situata la statua, imbrattata di rosso sangue, intervistato ha detto: "Questo atto mi sembra proprio fuori luogo". Anche perché siamo lontanissimi dalle spiagge degli sbarchi di Cristoforo Colombo. E ancora una volta la domanda è: perché?
Le autorità respingono ogni connessione con atti vandalici che hanno “offeso” diversi monumenti nella parte sud del paese dove è stato apposto lo stesso slogan di Boston ed hanno aperto un'inchiesta. Ma non si può fare a meno di pensare ad un’unica regia. A chi giova? E perché?