IL CAROGNA VIRUS

Va avanti la vita
la vita senza vita,
era appena ieri
con le maschere
le stelle i coriandoli
per il carnevale.
Oggi le mascherine.
Persino primavera
con la forsizia in fiore
e un mondo nuovo
fra disagio e timore.
Senza più sorrisi.
La rondine è al nido
il tulipano in boccio
la morte arriva
danzando solitaria.
Senza un abbraccio
senza una parola
la mano estranea
per serrare gli occhi.
Va avanti così la vita
la vita senza vita
le strade spoglie
le città ammutolite
un deserto infinito
e tutti in fila
a un metro di distanza
soldatini impettiti
disertori della vita.
L’erba spunta nel prato,
i bambini in prigione
il mondo in un balcone.
Se ne vanno in silenzio
senza una lacrima, un pianto
se ne vanno vecchi, ragazzi
medici, infermieri,
tutti vestiti in bianco
come una comunione.
Il virus non fa sconti.
Fuori sempre il sole
un inverno beffardo
un cormorano sul lago
un suono d’ambulanza
una campana a morto.
Andrà tutto bene!
Provate a dirlo
a quelli nelle bare
alle file verso i cimiteri.
Va avanti così la vita
la vita senza vita,
la vita surreale
un quadro di Magritte.
La carpa rimbalza
fa gli stessi salti
che faceva prima,
ma in un attimo
la vita è capovolta.
Sono bastate le ali
di un pipistrello nero.
Certo ci sarà il domani
ci sarà un domani
ma nessuno può dire
come sarà il futuro
dopo la vita
privata della vita.
Come saremo noi?
In una Pasqua di passione
interrogando allarmati:
quando sarà Resurrezione?