giornata mondiale della terra
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Oggi è la giornata mondiale della terra:

Stiamo uccidendo la terra?
La terra ha mille vite
le stiamo uccidendo
ad una ad una.
Si annida la paura nella mente
pallide imitazioni nello spazio
abbiamo una terra solamente.
Cambiamento climatico
ambiente violato,
inquinamento,
migrazioni incontrollate,
guerre,ordigni mortali,
minacce nucleari.
É la mano dell’uomo
cosiddetto civile
a violare l’equilibrio,
solo i selvaggi rimangono
a rispettare
l’armonia del cosmo.
Se da una parte del globo
una farfalla batte le ali
dall’altra si scatena la tempesta.
Desertificazione, uragani,
incendi, terremoti,
virus, pestilenze,
la natura si vendica
basta un colpo di tosse
e l’uomo può sparire.
La sfera che gira
ruotare a senso inverso
come un iceberg impazzito.
Resterà per ultimo un robot
un po’ ammaccato.
Chissà se sarà in grado
di spegnere la luce.

 

L’ISOLA DI PLASTICA

In pieno sole, a mezzogiorno,
sullo sfondo azzurro dell’acqua
scintilla come un cielo di stelle:
è l’isola in mezzo al mare
grande come un continente,
è l’isola che c’è, l’isola di plastica
milioni, tonnellate a milioni
che il vortice delle correnti
alimenta in una spirale senza fine.
Una “nuvola” di rifiuti
una chiazza di spazzatura
galleggia sulla superficie
ma si estende in filamenti
nelle profondità dell’oceano.
Container caduti dalle navi
sballottate nelle tempeste
rifiuti dell’umanità usa e getta.
È solo la punta dell’iceberg
del Pacific trash Vortex
del Great Pacific Garbage Patch.
Si sfrangia negli abissi
finto plancton assassino
pescato con reti a strascico
fino a duemila metri sul fondo.
Inganna pesci, tartarughe, uccelli
mentre i rottami si sposano
in un connubio innaturale
fra polimeri e diatomee
giù dove la luce scompare
nel buco enorme, senza fine
della “plastica mancante”,
affondata nel profondo.
Eppure a mezzogiorno,
con il sole, l’isola scintilla
sul fondo azzurro del mare
come un cielo di stelle.
Un firmamento al contrario.

Offro qualche spunto di riflessione

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