Oggi è la giornata mondiale della violenza sulle donne. Sto preparando un libro di poesie sul problema, che investe in particolare anche il nostro paese. Offro pertanto alla meditazione di chi legge, specie gli uomini, due poesie corredate dall'immagine simbolo della scarpa rossa e una mia croce. Perché il titolo del libro sarà: Crocifisse.
YARA
Yara è un fuscello in body
e i calzettoni di lana
per la ginnastica ritmica
a Brembate di Sopra.
Balla con i nastri, le clavette
balla coi cerchi e salta.
Una lugubre fine novembre
quando esce la sera
dalla palestra con le amiche
Yara, 13 anni, è un fringuello
che si perde nella notte.
Non tornerà mai alla casa
ingoiata da un orco nel buio.
La cercano per giorni
con il fiuto dei cani:
Yara è svanita nel nulla
col body e i calzettoni di lana.
Finché tre mesi dopo
dieci chilometri distante
fra le sterpaglie di un campo
un aeromodellista
ritrova un corpo
quel che resta di un corpo
costellato di ferite, straziato
anche a colpi di spranga
ma nessuna violenza carnale.
Si fanno le prove del dna
strappato al reggiseno
alla ricerca dell’ “ignoto uno”
un colpevole si trova
ma la certezza non c’è
avanza persino il sospetto
di vendette nel giro della droga.
Mentre Yara già volteggia
nella palestra del cielo.
GESSICA
Bottiglia nella mano
l’acido sul bel viso.
Gessica sfila da miss
reginetta di bellezza
modella, cantante
rincasa dalla cena
con il nuovo compagno.
29 anni gioca coi delfini
nell’acquario di Rimini
dove conosce Edson
nero di Capoverde,
due anni in coppia
un amore violento.
Un giorno di gennaio
lo stesso in cui il fratello
si era suicidato,
vestito di nero
il vampiro riappare
l’agguato nel buio
il volto che brucia
lo sguardo ustionato
la carne sfregiata
il calvario infinito.
Presente al processo
la benda sull’occhio
guarda fisso negli occhi
l’aguzzino vigliacco
“Ogni giorno rivedo la scena
non potrò dimenticare”.
Ora tornata bella leader
di “Questo non è amore”
canta “Gracias a la vida”
e rinasce ballando,
ballando con le stelle.