Sul “Family day” si discute, come non è accaduto mai per le manifestazioni al Circo Massimo, soprattutto di numeri. Si è esagerato di sicuro, ma le cifre delle vere presenze debbono avere comunque dato molto fastidio. Ma questo rimbalzo polemico di calcoli curiosamente ha fatto passare quasi sotto silenzio le dichiarazioni vergognose di un’icona del mondo gay, Franco Grillini, ex Presidente Arcigay.
In una trasmissione ha avuto la sfrontatezza di dichiarare: «I gay che oggi sfilano al Family Day sono paragonabili a quegli ebrei che durante il periodo dell’Olocausto si iscrissero al partito nazi-fascista». Lo ha sostenuto nel corso del programma “Klaus Condicio”, aggiungendo che «il mondo è fatto anche di venduti e di traditori». «Tradiscono la propria natura, i propri simili: è la verità», ha sostenuto ancora Grillini, dicendo poi di trovare «anche del tutto coerente con la natura della manifestazione la presenza al corteo di CasaPound», perché, secondo lui, quei due milioni che chiedono di non fare dei bambini un prodotto commerciabile sarebbero tutti espressione di una «estrema destra». «Mi meraviglio di quei gay che saranno fianco a fianco dei fascisti di CasaPound».
Parole del genere non meritano nemmeno un commento e qualificano quale è il pensiero e l’ideologia ultrafascista della lobby gay. Capaci loro di mettere alla gogna “fratelli”, che pure debbono vivere con responsabile sofferenza la loro condizione. Oltre a richiamare persino paragoni incoscienti con il periodo nazista. Una cosa è certa, se Grillini o altri come lui fossero al potere i gay che erano presenti al Circo Massimo finirebbero con l’essere esposti al ludibrio per le strade, frustati e poi impiccati. In confronto quelli di “CasaPound”, che pure non sono prendere ad esempio, sembrano “I ragazzi della via Paal”. Quanto al Grillini-pensiero c’è una sola conclusione: se non è mentalità da Isis poco ci manca.