Ma ci voleva il signor “stronca” per accorgersi degli illeciti delle case comunali elargite a cani e porci a prezzi simbolici e d’affezione? Non era bastata l’inchiesta di Gianmarco Chiocci su “Affittopoli”, che coinvolse persino il primino della classe D’Alema? Un’inchiesta che fu seguita da “svendopoli” sugli appartamenti venduti a prezzi stracciati a politici e sindacalisti con Casini piazzato vincente.
Questa volta non si può dire nemmeno che i privilegiati lo fossero a “loro insaputa”. In un elenco che comprende anche gli “irreprensibili” (nella foto il loro ingresso) Cavalieri di Malta, con un sede prestigiosa alla salita del Grillo (ah marchese dove sei? Cosa avresti detto?) con affaccio sul foro romano. Una vergogna ed una sequela di furti che durano da decenni. E i primi cittadini? Di destra o sinistra non ce ne frega niente. Cosa facevano? Veltroni, Rutelli, Alemanno, Marino …? Gli immobili sono 60.000 e le casse comunali ci rimettono 250 milioni di euro l’anno. A quanto pare abbiamo avuto una sequela di sindaci scimmiette, quelli che non vedono, non sentono e non parlano tanto se oggi io faccio un favore a te, domani tu farai un favore a me. Il tipo di ragionamento che ha consentito il nascere e il pascere di mafia capitale. Ora c’è un commissario, l’ex prefetto Tronca, a tempo limitato, che ha deciso di porre fine a questo andazzo che caratterizza una capitale marcia. Farà in tempo? I cittadini onesti che comprano o pagano la casa facendo onesti sacrifici lo meritano. Tronca, Tronca, Tronca, leon, leon leon... .