Alessia Morani è una bella e elegante signora, che ha postato una sua innocente e per certi versi aristocratica foto, sia pure non in linea con il pauperismo di cui il suo partito dovrebbe essere paladino. Per questo è stata fatta centro di strali addirittura da parte del fuoco amico. Di qui l'ammissione amara: "Mi si rafforza la convinzione che il mio è un partito profondamente maschilista".

Non sarebbe una novità: predicare bene e razzolare male, in questo come in tanti altri temi della moderna società. Peraltro, a diverse ore dal turbinio di critiche, non si sono registrate espressioni di solidarietà da parte delle personalità Pd, solitamente in prima linea nelle battaglie femministe. "Il problema è che vogliono che si mortifichi la femminilità. Qualcuno me lo ha scritto: 'Dovresti fare come la Carfagna che per dimostrare la propria competenza mortifica la sua femminilità'. Roba da medioevo", ha aggiunto la Morani, riferendosi ancora ai commenti ricevuti sul web. In effetti come mai nessuno ha avuto niente da dire a quel fighetto sinistro di Bertinotti-giacca-sempre-diversa, che con la consorte va sparpagliando la sua nobile erre moscia in tutti i salotti bene d’Italia? A contatto, più che con il “popolo bue”, con il caviale e champagne e il sangue blu. A lui ho dedicato due aforismi: Bertinotti, il rivoluzionario dei salotti al caviale, ovvero il marxista color rosso pastello. Il paradiso in terra per Bertinotti? Scendere da cassetta per sedersi in landeau con Agnelli.