Il mondo alla rovescia impazza. Elly Schlein si presenta su “Vogue”, abbandonata a mò di modella e ci istruisce circa un nuovo vocabolo l’“armocromista”, pagata fra l’altro 300 euro al giorno. La aiuta, con risultati discutibili, ad armonizzare i colori dell’abbigliamento a partire da quello degli occhi.
Poco male per un’ereditiera incapricciata. D’altronde la trafila dei rossi imbellettati è lunga. D’Alema, il Massimo, calzava scarpe da 1000 euro e aveva la passione per gli yachts, oltre a creare un’azienda di vini, per finire con il trafficare in armi con i “gentlemen” della Colombia. Bertinotti resta il principino dei salotti bene, sempre sorridente e compiaciuto in dolce compagnia con i presunti nemici schiavisti dei lavoratori, in un’ideologia da cachemire al color pastello. Oltre a ricevere lasciti ereditari da un “vip” internazionale e sfoggiare quadri di Andy Wharol da miliardi di euro. Occhetto, che pure li segue a distanza, sfoggiava “mises” da gentiluomo di campagna. Tutti allineati al diktat di Soumahoro, che per la moglie rivendicava il “diritto” alle "griffes" alla moda e all’eleganza. Proprio sicuri che è la classe operaia ad andare in paradiso? O sono pochi prescelti a passare, nonostante tutto, dalla cruna dell’ago? Paghi del loro paradiso in terra.