Giorgia Meloni suona campanella entrata governo 2022
Giorgia Meloni suona campanella entrata governo 2022
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Sinceramente nessuno è in grado di dire come si comporterà o cosa sarà in grado di fare il nuovo Presidente del Consiglio. Eredita una situazione impossibile per molti versi. Inutile osannare, tanto meno dileggiare come fa chi non ha nulla da contrapporre se non il livore e l’odio di parte. Per la prima volta una donna.

Dovrebbe bastare questo per restare alla finestra e aspettare. Per cui ci limitiamo ancora alle piccole cose. Giorgia Meloni era chiaramente emozionata e lo ha dichiarato, con gli occhi leggermente lucidi, quando ha salito lo scalone dopo la parata del picchetto d’onore. Il saluto con Draghi, con tutte e due le mani, è stato più che cordiale, con leggera pacca sulle spalle. Forse meno quando si sono lasciati, dopo il colloquio, con un rapido saluto. Almeno pubblicamente. La campanella è stata suonata compiaciuta e ammiccando più volte, mentre le pianelle erano state sostituite da un tacco. Emozione anche al giuramento. La voce malferma. Uno sguardo e un largo sorriso affettuosi alla figlia Ginevra. La cinquecento bianca sostituita da un’auto italiana, un’Alfa Romeo. La Meloni vuole che la si chiami al maschile. Ma c’è già un che di molto femminile nel nuovo corso. Non so perché mi ricorda cappuccetto rosso. Dovrà attraversare la foresta, fronteggiare il lupo. Anche fra chi la fiancheggia. Auguri. Staremo a vedere. Ma da quel che si è visto sino ad ora, femminile sì, ma è mano di ferro in guanto di velluto.

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