aforisma opposizione governo italiano
aforisma opposizione governo italiano
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Il nuovo governo deve scalare vette in verticale. L’opposizione in compenso digrigna i denti: “saremo implacabili”, “saremo inflessibili”. Ma intanto remano controcorrente divisi. Letta chiede salvagenti nel progressivo naufragio del finto democratico, lo squalo-camaleonte Conte rifiuta, sapendo che lo sta fagocitando.

I poveri con il reddito di cittadinanza sono dalla sua parte, i pacifisti con il rifiuto di armi all’Ucraina idem. Il terzo polo resta in splendida “terzietà”. La Meloni affronta un domani tutto in salita. Gli avversari per combatterla si arrabattono a spaccare il capello in quattro per cercare di capire cosa possa significare “il” o “la” Presidente. Come se si trattasse di risolvere il massimo dei massimi sistemi. A mio parere è solo un vezzo della leader per non sottostare alle insulse mode correnti spacciate per sostanza. Come se non bastasse sempre i sinistri fanno harakiri sulla parola “merito”. Dovrebbe essere lapalissiano che la questione è aperta per favorire gli “underdog”, come si è definita “il” “la” Presidente. Proprio perché ne sa qualcosa ha fatto quella scelta. Anche in questo caso disquisizioni a non finire. Mi voglio adeguare all’importanza fondamentale di simili dispute.
Voglio prendere le distanze. Da domani io dirò che sono nato in “Italio”.

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